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Eolo
stelle lontane
Si è rotto il rubinetto'metafora in itinere
FABRIZIO CASSANELLI RISPONDE AL DIBATTITO IN CORSO SULLA SUA LETTERA

Mi sono chiesto cosa mi ha spinto a scrivere la lettera che ha mosso , con mio stupore, questo dibattito su Eolo, la risposta è di una banalità sconcertante ; un sano moto affettivo…per il TR…confesso anche che ho scritto in una fase nella quale prediligo l’invisibilità alla visibilità…e che apprezzo molto il livello degli interventi , ognuno dei quali è denso , profondo , maturo …tanto da prefigurare per ciascuno idee e ipotesi di soluzioni possibili…che meritano un approfondimento , ma confesso anche di essere in una fase nella quale ho scelto di essere 'insicuro' specialmente su ipotesi di proposte troppo risolute e vagamente “Ministeriali” che mi colgono impreparato....non sono nelle condizioni esistenziali di combaciare a ipotesi assolute .... nonostante il clima di emergenza e di precarietà di questo teatro da sempre instabile e perturbato....comunque grazie … l’istinto mi spinge a esternare pensieri naif , convinzioni semplici , come per esempio quella di credere che il nodo sia l’assenza di un regolatore di flusso , di uno strumento in grado di amplificare e leggere le differenze, di ristabilire metodi di relazione necessari per evolvere e contrastare il deterioramento… in sostanza sono convinto che da soli o per decreto non si possa esprimere nulla…a meno di proclamare modelli di 'dittature' culturali…sui quali aggregare seguaci ..etc ..etc…

Servono processi capaci di regolare i flussi , gli strabordi , gli eccessi, le aspirazioni , i sogni, le certezze , i giudizi talvolta anche convulsivi di teatranti aggressivi, protettivi, frustrati, generosi, pignoli, flemmatici, depressi, giovanilisti, spregiudicati ,autoritari, furbi, stizziti ma umani….comunque… Sì forse occorre un oggetto semplice come un rubinetto strumento semplice ma geniale punto terminale di una struttura complessa , che vive grazie a una sua processualità intrinseca, legata all'idea di flusso, di scorrimento…di relazione e di comunicazione...di chiusura e apertura.
'Si è rotto il rubinetto…' Così mia nonna diceva di chi smarriva il cervello …o la rotta o quando le cose in casa o fuori non andavano come avrebbero dovuto…prima di morire la buon anima ..ripeteva sempre la stessa frase anche ogni volta che in televisione appariva Berlusconi” .(I vecchi, quando non si incattiviscono, sanno essere straordinari ).

Senza il rubinetto rimangono le ostilità gratuite , sintomo di isterie che implacabilmente investono tutti , giovani e vecchi dentro il desolante panorama di un asservimento culturale…che vediamo nelle nostre città , piccole e grandi, artisti a dimora che trafficano con i politici di turno entro i margini di striminzite promesse, per portare a casa una manciata di euro o per confermarsi qualche mese di permanenza di vita in più all’interno di questo o quel 'circolo' governato dallo scambio tra politici riciclati con vocazioni da direttori artistici pure loro.... Mah!? ….metafora in itinere questa del rubinetto che comprende anche questioni serie come il mercato...e dunque da approfondire in altri luoghi , prossimamente, magari seduti a un caffè…ricordo che cominciò così un’avventura straordinaria …ma non oggi , non qui ...più in là…forse ..a partire dalle fragilità e dalle insicurezze…ora mi concedo una pausa ....e di nuovo ringrazio: Eolo, Bianchi , Presotto con il suo bel intervento filosofo...Gallina che condivido e merita di più di un bravo , Di Pierro ostinatamente contro..( chi?), Venturini con il DAI ….e grazie a tutti gli amici che mi hanno inviato le idee ... privatamente... a tutti faccio i miei auguri più sinceri ....chissà che non ci si ritrovi ...a parlare di rubinetti....e di questo mestiere che in fondo rimane un gioco...una splendida illusione...magari per fondare un ..............la parola mettetela voi....l'importante è che non appaia la parola ' direttori ' ...a presto
Fabrizio Cassanelli.




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